La mia dialettica creativa si è sempre basata sulla tensione tra il presente e il futuro, tra il digitale effimero e il reale espanso, esplorando la creatività digitale e l’arte immersiva. Gli “Extended Reel” rappresentano l’evoluzione di questa esplorazione, trasformando i classici Reel di Instagram in esperienze immersive e spaziali, che trascendono il contesto ristretto dello schermo di un dispositivo. In questa operazione, il concetto di “estensione” assume una duplice valenza: quella del formato verticale che si estende fisicamente nello spazio e quella dell’atto creativo che trova nuovi significati, dialogando con il pubblico su molteplici livelli.
Gli “Extended Reel” nascono dalla volontà di portare l’immaginario digitale in uno spazio fisico più ampio, di renderlo tangibile e monumentale. L’obiettivo è quello di prendere il linguaggio visivo dei social media, con la loro rapidità e immediatezza, e trasformarlo in qualcosa di profondamente esperienziale. Questi video, proiettati su pareti, diventano parte di un ambiente immersivo, in cui i contenuti digitali si caricano di nuove dimensioni e profondità, creando un dialogo diretto tra il pubblico e la narrazione visiva.
L’elemento fondamentale di questa esperienza è la dialettica tra il virtuale e il fisico, tra il contenuto generato per un pubblico di utenti digitali e la sua proiezione in uno spazio condiviso e reale. Attraverso gli “Extended Reel” si assiste a una forma di “augmented storytelling”, dove la narrazione estesa si arricchisce non solo visivamente, ma anche grazie all’architettura e al contesto in cui le proiezioni prendono vita. Questo tipo di performance vuole rompere con l’individualità del consumo dei social media e trasformare la fruizione in un atto collettivo e immersivo, che risuona nella fisicità dello spazio.
La mia ricerca spinge sempre verso l’integrazione tra umano e macchina, tra linguaggio digitale e percezione sensoriale. Gli “Extended Reel” rappresentano un manifesto per l’espansione del concetto di autore in un contesto di decentralizzazione creativa: non sono solo io, come artista, a dare significato a queste proiezioni, ma è il pubblico, è lo spazio, è l’interazione che avviene in tempo reale a conferire valore e senso. La decentralizzazione dell’autorialità qui si manifesta come una co-creazione, dove l’idea di “Reel” è sia contenuto che dispositivo per esperienze condivise.
La scelta di lavorare con un formato come quello dei Reel, nato e sviluppato come contenuto breve e dinamico, è una scelta intenzionale: è una riflessione su come la nostra percezione stia cambiando con la riduzione dell’attenzione, e su come, in risposta, si possa restituire profondità a questi frammenti di creatività. Gli “Extended Reel” mirano a ribaltare il concetto di effimerità tipico dei contenuti social, prendendo ciò che è rapido e breve e ampliandone la durata, l’intensità e la dimensione sensoriale.
Attraverso questo progetto, intendo esplorare nuove modalità di interazione tra contenuto digitale e spazio fisico, andando oltre i confini di ciò che è considerato “arte digitale” e creando un’esperienza che è a metà strada tra performance, installazione e social media. “Extended Reel” è un invito ad espandere la nostra percezione della creatività contemporanea, facendo dialogare l’estetica del breve con la profondità dell’esperienza immersiva.
Dario Buratti