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Novembre 2, 2023
Generative AI e XR: L’era dell’Arte Estesa: nascita di nuovi paradigmi
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L’arte, in quanto espressione del pensiero e della creatività umana, ha sempre avuto la capacità di trascendere confini. Ogni epoca ha visto l’emergere di nuove forme e tecniche artistiche che hanno espanso la definizione stessa di cosa sia l’arte. Oggi, in un’era dominata dal digitale e dall’interconnessione, stiamo assistendo all’ascesa di quella che noi abbiamo voluto definire “Arte Estesa“, una forma d’arte che fonde l’esperienza fisica con quella digitale attraverso la collaborazione simbiotica fra mente umana, quella artificiale generativa e le esperienze di realtà estesa (XR) creando un continuum tra diverse realtà.

l’Arte Estesa emerge come una rappresentazione tangibile del nostro desiderio di trascendere i confini tradizionali. Non si tratta più solamente di quadri appesi a un muro o di sculture o istallazioni in uno spazio fisico; l’arte estesa si manifesta in ambienti digitali, nei metaversi o misti attraverso la MR (Mixed Reality). Questo cambiamento di paradigma ha reso l’immersività una componente fondamentale dell’esperienza artistica contemporanea. In questa nuova dimensione l’arte non è più qualcosa da osservare da lontano ma un’esperienza in cui immergersi completamente e come estensione di precise esigenze sensoriali, intellettuali e collaborative.

In questo contesto la nozione tradizionale di identità viene sfidata e ridefinita. Gli Artisti, fondono la propria esperienza con entità digitali dando origine ad identità miste capaci di procreare procedure intellettuali e creative di incredibile audacia, nuove forme espressive e di conseguenza nuovi modelli estetici.

Essi non sono semplici rappresentazioni ma attori e testimoni, partecipando attivamente all’esperienza artistica. Questa dualità tra l’umano e il digitale pone domande stimolanti sulla natura stessa dell’identità e sul nostro posto in un ecosistema artistico sempre più fluido e interconnesso.

Ma, al di là della tecnologia e delle innovazioni, ciò che rende l’arte estesa veramente rivoluzionaria è il modo in cui ridefinisce il concetto stesso di arte come un ecosistema. Ogni elemento, che sia un’opera, un artista, uno spettatore o un avatar, è parte di una rete interconnessa di creatività e interpretazione. Le interazioni all’interno di questo ecosistema danno vita a nuove forme e significati, rendendo ogni esperienza unica, fluida ed in continua evoluzione.

Tutto questo dà origine a nuovi concetti da indagare ed approfondire come:

Nooestetica: alla luce dell’interazione tra l’umano e il digitale emerge un nuovo campo di estetica: la nooestetica. Si tratta della percezione estetica nata dalla fusione tra la mente umana e la realtà digitale. Non si tratta solo di come percepiamo l’arte ma di come la nostra mente si fonde con l’arte nel digitale, creando nuovi orizzonti di percezione.

Artivismo Collaborativo: mentre l’arte diventa sempre più fluida ed interconnessa, cresce anche il potenziale per l’attivismo artistico o “artivismo”. L’arte estesa può diventare una piattaforma per la collaborazione e l’azione sociale, dando voce a questioni globali attraverso la lente dell’arte.

Metamorfosi dell’Osservatore: in questo nuovo paradigma lo spettatore non è più un semplice osservatore. Diventa un partecipante attivo, sperimentando la metamorfosi da osservatore a creatore, influenzando l’arte stessa con la sua presenza e interazione.

Elementi di Eco-arte Virtuale: con l’interconnessione tra realtà fisica e virtuale emerge la possibilità di esplorare temi ambientali attraverso l’arte estesa. Questa forma d’arte può riflettere sul nostro rapporto con la natura in un’epoca digitale, offrendo una visione critica e proponendo soluzioni attraverso esperienze immersive.


Dario Buratti



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